LOMBALGIA CRONICA

La lombalgia, o mal di schiena (in letteratura si usa l’acronimo LBP – Low Back Pain) è  un sintomo molto diffuso nella popolazione . Può essere sia acuto (breve durata) che cronico (lunga durata). Spesso, tale dolore porta i pazienti a rivolgersi un Osteopata/Fisioterapista per poter affrontane nel miglior modo possibile il disturbo. 

“5 milioni di italiani soffrono di “mal di schiena”, statisticamente la zona più colpita nei disturbi alla schiena è la zona lombare” 

Fattori di rischio:

 

COSTITUZIONALI

  • Età: > rischio tra i 25 e i 55 anni (media 42)
  • Sesso: > rischio nel sesso maschile
  •  Statura: > rischio nelle persone alte

 

POSTURALI

  • Alterazione della lordosi fisiologica (iperlordosi, rettilineizzazione ecc.)
  • Squilibrio frontale (asimmetria del bacino, scoliosi).
  • Appoggio del piede (piede piatto, piede cavo ecc..)

 

STILE DI VITA

  • Fumo
  • Sedentarietà e sovrappeso
  • Alcune attività sportive che possono causare microtraumatismi ripetuti come contraccolpi (corsa, equitazione, motocross),rotazioni forzate (golf, tennis), flessioni ed estensioni ripetute (ginnastica artistica ..)
  • Scarsa condizione fisica o condizione fisica insufficiente a sostenere sforzi pesanti o lunghi periodi in posizioni statiche del rachide

 

OCCUPAZIONALI

  • Postura seduta ed eretta protratta
  • sollevamento+ di carichi
  • Vibrazioni
  • Stato di gravidanza (si manifesta il dolore alla schiena il 24% delle donne che hanno avuto almeno un episodio di lombalgia precedente)

Partiamo dal fatto che la maggior parte dei casi di lombalgia non abbia una diagnosi facilmente identificabile, infatti le cause differiscono a seconda della popolazione di Pazienti, ma più comunemente può essere meccanica o non specifica (Casiano et al, 2021) (Tariq et al, 2021).

 

Il mal di schiena può verificarsi a seguito di un evento traumatico acuto o da micro-traumatismi ripetuti nel tempo. I movimenti di compressione, di torsione e di carico a livello della colonna spinale, soprattutto nella flessione della lombare, aumentano il rischio di degenerazione/protrusione/erniazione del disco intervertebrale (Tariq et al, 2021) (Ivanova et al, 2017).

 

Inoltre è fondamentale avere una bilanciata forza muscolare e un buon tono della compagine mio-fasciale non solo loco-regionale (in particolar modo del muscolo multifido), ma anche sistemica, altrimenti anche in assenza di degenerazione, si può verificare un episodio di lombalgia, poiché si verifica verosimilmente un’instabilità segmentaria e una mancanza di coordinazione tra i muscoli del tronco, dell’addome e della porzione lombo-pelvica e della regione coxo-femorale (Tariq et al, 2021) (Becheva, 2016) (De Gasquet, 2016) (Todorova et al, 2015).

 
La stabilità lombare è la capacità di mantenere la zona neutra spinale (range fisiologico dei movimenti della colonna spinale lombare a livello biomeccanico) durante le attività giornaliere, senza causare dolore o avventurarsi nella zona elastica (estremi del movimento) (Tariq et al, 2021) (Blain, 2016).

Infine è un primo passo essenziale nella diagnosi del mal di schiena distinguere i segni e i sintomi del dolore nocicettivo (meccanico) o di un dolore neuropatico (radicolopatia) (Casiano et al, 2021).

 

Valutazione del paziente

Anamnesi (storia clinica)

Anamnesi del DOLORE

  • Posizione
  • Insorgenza
  • Caratteristiche e qualità
  • Irradiazione ed estensione
  • Fattori associati, aggravanti e allevianti
  • Tempistica
  • Gravità

Esame Obiettivo

Mentre in genere, l’anamnesi e gli esami fisici sono sufficienti per valutare il mal di schiena, la presenza di eventi, segni e sintomi indicativi di patologia grave potrebbe richiedere ulteriori indagini. L’imaging (RX-risonanza magnetica)  per gli adulti dovrebbe far parte della gestione dei sintomi, che durano più di sei settimane con un’adeguata gestione conservativa.

 

 

Trattamento

E’ consigliabile consultare uno specialista per poter intraprendere un percorso specifico e personalizzato adeguato al paziente.

La manipolazione osteopatica/ fisioterapica può essere utile per ritrovare la corretta postura e migliorare la mobilità, permettendo di gestire al meglio i carichi determinanti dalle posizioni quotidiane, lavorative e sedentarie.

 I risultati indicano una diminuzione del dolore, specialmente se la causa è di origine muscoloscheletrica. La lombalgia migliora o sparisce completamente sia a breve, che medio e lungo termine in seguito ai trattamenti Osteopatici.

L’associazione di manipolazioni muscolo-scheletriche, l’applicazione di terapie fisiche come ad esempio il laser ad alta potenza, nonchè il consiglio di un protocollo posturale generale possono ridurre significativamente l’assunzione di farmaci ed eventuali trattamenti medici piuttosto invasivi. L’osteopata/ Fisioterapista si potrebbe preoccupare di migliorare significativamente il problema.

 

Ricorda che è un trattamento indolore e che spesso da risultati nel brevissimo periodo, spesso i pazienti già a fine trattamento si sentono sollevati.

 

Solo dopo questo tentativo, qualora non si riesca a risolvere si dovrebbe procede a trattamenti come infiltrazioni o interventi chirurgici, che sono talvolta risolutivi ma presentano spesso molti effetti collaterali.